Il value investing è una filosofia di investimento secondo cui un investitore deve scegliere delle azioni con un prezzo di mercato inferiore al loro valore intrinseco. In particolare, si tratta di comprare azioni quando il loro valore è basso o comunque durante una fase di crisi, dove i prezzi subiscono elevati sconti.
Grazie all’analisi fondamentale delle aziende, ossia studio di bilanci, di flussi di cassa e di prospettive a lungo termine si può riuscire ad ottenere una valutazione.
Il value investor investe soprattutto in quelle società sottovalutate ma che mostrano un’ottima capacità di creare valore nel tempo. L’obiettivo è ottenere un margine di sicurezza tale da generare un buon rendimento o di coprire appieno gli eventuali ribassi.
Benjamin Graham e il Value Investing
Nel secolo scorso gli investitori erano guidati solo dalla speculazione e dalle informazioni che riuscivano a trovare.
Ma a partire dal 1920 due professori di finanza della Columbia Business School, Benjamin Graham e David Dodd, teorizzarono nel loro libro Security Analysis un approccio rivoluzionario e alternativo.
Graham riteneva che la ricerca doveva determinare il vero valore dei titoli. Così ha iniziato a lavorare con Dodd per riuscire a comprare titoli al di sotto del loro valore. Il loro obiettivo finale era di fornire delle basi razionali su cui fondare i vari investimenti e di racchiudere questi insegnamenti nel Security Analysis.
Considerato una bibbia tra gli investitori, nel libro vengono distinti per la prima volta gli investimenti e la speculazione. Mentre i primi consistono in delle operazioni che hanno un margine di sicurezza e soddisfazione, la speculazione fa a meno di queste caratteristiche.
A partire dal 1928 i due iniziarono a insegnare queste loro teorie ai corsi della Columbia University. Durante quegli anni le teorie hanno subito diverse modifiche e sono state poi insegnate a persone di grande valore come Buffet, Gabelli, Royce e Shapiro.
Nel maggio del 1949 uscì il libro di Graham: The Intelligent Investor. Qui Graham proponeva di comprare le azioni sotto il loro “valore intrinseco”.
Questo avrebbe fornito agli investitori un margine di protezione che avrebbe aiutato ad assorbire eventuali perdite date dalla reazione del mercato al ribasso. Si chiama anche “Margin of Safety”
Il Value Investing di Warren Buffett
Per quanto Warren Buffett ed altri allievi di successo di Ben Graham, tra cui anche Irving Kahn, abbiano poi leggermente differito dal loro maestro quanto ad alcuni aspetti operativi delle proprie strategie, tutti concordano sul passaggio del cosiddetto margine di sicurezza, ossia sull’importanza di acquistare le azioni ad un prezzo sufficientemente più basso rispetto al valore intrinseco del business sottostante certi del fatto che, dopo un pò di tempo, il mercato sarebbe tornato a prezzare il titolo al suo valore reale o a sopravvalutarlo creando una buona opportunità di guadagno.
Su quest’ultimo aspetto si nota una delle principali differenza tra Benjamin Graham e il suo più celebre allievo Warren Buffett.
Il primo adotta un approccio più quantitativo (perché suggeriva di vendere raggiunto un certo margine di profitto) mentre Buffett ha sempre avuto un approccio più qualitativo della serie “Buy & forget”, ossia “compra a prezzo basso e, se il business sottostante rimane di valore, tieni a tempo indefinito”.
La strategia di value investing prevede che si investa in azioni di aziende con le seguenti caratteristiche:
- Il loro core business deve essere facilmente comprensibile.
- Il marchio deve essere molto forte sul mercato, se non un leader.
- L’azienda deve corrispondere dividendi regolarmente ogni anno e possibilmente almeno in crescita da 10 anni.
- Corrispondere un dividendo crescente significa fare utili ma anche premiare i propri azionisti, ossia premiare coloro che hanno investito su di essa
Come ha performato la Strategia del Value Investing?
La strategia value ha dimostrato di essere profittevole per gli investitori. Diversi studi hanno mostrato che la sovraperformance del value investing era più accentuata nelle società a bassa e media capitalizzazione rispetto a quelle più grandi.
Nonostante la strategia del value investing sia un approccio a rischio medio-basso, c’è sempre la possibilità di perdere denaro quando si investe in questo tipo di azioni.
Le value stock, tendenzialmente, sono meno volatili e rischiose perché fanno capo ad aziende più grandi e consolidate.
Queste anche se non raggiungono dei prezzi congrui possono comunque fornire una certa crescita del capitale.
Value Investing vs Growth
Al contrario, le azioni growth spesso non pagheranno dividendi perché impegnate nel reinvestire i profitti e stimolare la propria crescita. I titoli growth, inoltre, sono più rischiosi in quanto potrebbero non essere in grado di mantenere i ritmi di crescita previsti dal mercato.
Questi titoli andrebbero considerati se si preferisce una strategia più aggressiva in quanto non si punta al rendimento da dividendi ma allo sviluppo e all’espansione della società stessa.
Durante una fase ribassista del mercato, le value stocks possono sovraperformare i principali indici, ovvero calare meno di valore. Di contro, in fase rialzista, i titoli value tendono ad essere trascurati e quando finisce il ciclo in genere c’è un afflusso di denaro e un interesse diffuso verso i cosiddetti “porti sicuri”.
La strategia Value sta tornando di moda. In questo grafico vediamo lo spread tra Azioni Value e Azioni Growth o Tech. Questa è la formula che potete usare nella piattaforma Tradingview: AMEX:VTV/AMEX:VGT
Come possiamo vedere da Novembre 2021 quando Powell ha annunciato il QT il Value ha retto e lo spread tra i due è tornato positivo a favore del Value. Gli investitori stanno preferendo aziende che generano cash flows e con possibilità di crescita rispetto ad aziende che potrebbero mostrare cash flows futuri.

Tuttavia, il problema di comprare azioni quando il mercato è ribassista è che, anche se a un certo punto il prezzo potrà sembrare buono, tale valore potrebbe comunque continuare a scendere insieme al mercato.
I migliori libri di Value Investing
I migliori libri di Value investing sono:
- The Intelligent Investor di Benjamin Graham
- The little book of Value Investing di Christopher Browne
- F Wall Street di Joe Ponzio
- Value investing and Behavioral Finance di Parag Parikh