A partire dal 27 Gennaio, i riacquisti delle azioni da parte delle società quotate in borsa alla NYSE cominceranno dopo il ‘’blackout’’ ovvero la pausa che si impone verso la fine di ogni trimestre.

Come possiamo osservare dai dati di Goldman Sachs, le società hanno dichiarato di pianificare un livello record di investimenti a ritorno dei propri azionisti a fine anno. Goldman si aspetta $4 miliardi di liquidità giornaliera a sostegno del mercato azionario.
E questo viene confermato anche da Bank of America, la quale dichiara che i suoi clienti corporativi hanno già iniziato a investire liquidità nel mercato durante la scorsa settimana.

Recessione USA in arrivo?
Guardiamo ai dati della settimana:
Tagli dei posti di lavoro e sussidi di disoccupazione

I dati del mercato del lavoro americano ci mostrano un’economia ancora resiliente di fronte alla pressione della Federal Reserve con l’aumento dei tassi d’interesse, ma anche dovuto dal fatto che il mercato del lavoro rimane ‘’stretto’’ ovvero molte aziende continuano a dichiarare carenza di lavoratori come vediamo da questo grafico di Bloomberg:

La carenza rimane molto evidente anche a livello storico, questo è maggiormente causato da un elevato costo della vita, pertanto i lavoratori chiedono salari più elevati e da una forte diminuzione di lavoratori immigrati che sono tornati a casa dopo la pandemia.
Questo si può vedere dal tasso di partecipazione dei lavoratori nel mercato del lavoro che rimane al di sotto del livelli pre pandemia.


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Hard Landing o Recessione?
Durante una recessione il differenziale aumenta, poiché le obbligazioni chiamate ad alto rendimento ovvero spazzatura tendono ad essere vendute prima dato l’alto rischio di default della controparte e pertanto il differenziale dei tassi di interesse tra obbligazione ad alto rischio e quelle con un rating sopra la BBB tende ad allargarsi.
Questo perché gli investitori chiedono un premio più elevato per esporsi al rischio rispetto a quelle meno rischiose.
Come dimostra il grafico di Morgan Stanley.

Secondo gli analisti, il consenso più elevato attualmente è nessuna recessione entro la fine del 2024, il secondo entro la prima metà del 2023.
Mostrando sempre un grafico di Morgan Stanley: possibili movimenti del dollaro americano in base a 3 scenari:
- Hard Landing per recessione
- Soft landing per nessuna recessione
- High rates per nessuna recessione ma con tassi d’interesse ancora elevati.
La terza opzione sembra essere la più probabile, al momento, date le circostanze del mercato del lavoro.

Un unico dato che potrebbe far preoccupare è l’aumento dei risparmi delle famiglie americane mentre continuano a tagliare i consumi.
Il tasso di risparmio delle famiglie americane è salito ai massimi di 7 mesi, molto probabilmente per paura di una recessione e di conseguenza perdere il posto di lavoro.

In questo grafico vediamo come il tasso comincia ad incrementare mentre l’utilizzo della carta di credito continua a registrare ulteriori volumi record.
Dati che potrebbero cominciare ad aumentare la prospettive del rischio di default da parte dei consumatori cosa che abbiamo già visto nel 2008 nel caso in cui il tasso di disoccupazione dovesse aumentare.
Tutto questo fa ancora pensare che la Federal Reserve debba ancora continuare ad alzare i tassi d’interesse poiché il costo della vita rimane un serio problema per le aziende.

Autore: Alessio Urban
