Il Return on Investment (ROI) è un ratio finanziario usato per calcolare quello che gli investitori riceveranno in base al costo dell’investimento. Solitamente è calcolato usando il net income (dall’Income Statement o Conto Economico) diviso il costo del capitale (mix di debito e capitale netto trovato nei bilanci).
Più alto il numero meglio sono i ritorni per il nostro investimento.
Più alto il numero meglio sono i ritorni per il nostro investimento.
ROI Formula
Il ROI può essere calcolato in diversi modi, questa è la formula più usata:
Return on Investment = Net Income/Investment Cost Mettiamo in pratica. Una Private Equity investe $1 Milione in un’azienda di tecnologia. La riesce a vendere per $1.1Milioni. Questo sarà il suo ROI.
ROI = (1.1M-1M)/1M = 10%
Return on Investment = Net Income/Investment Cost Mettiamo in pratica. Una Private Equity investe $1 Milione in un’azienda di tecnologia. La riesce a vendere per $1.1Milioni. Questo sarà il suo ROI.
ROI = (1.1M-1M)/1M = 10%
Il limite del Return on Investment
Il limite più importante del Return on Investment è il fattore del tempo. Quando lo calcoliamo come nell’esempio precedente, non stiamo prendendo in considerazione quanto tempo l’azienda ci sta mettendo per ottenere quel ritorno.
Come si annualizza il ROI
Si può anche avere un ritorno del 10% ma se ci vogliono 10 anni, quei ritorni non sono più invitanti. Per questo motivo, quando guardiamo a questo ratio dobbiamo annualizzare i ritorni.
Vediamo la formula per annualizzare il ROI:
= [(Valore Finale / Valore Iniziale) ^ (1 / # di anni)] – 1
Ora usiamo l’esempio precedente e supponiamo che la Private equity ci ha messo 5 anni per guadagnare $ 100.000. Vediamo la differenza tra il calcolo annualizzato e non.
ROI non annualizzato = (1.1M-1M)/1M = 10%
ROI annualizzato = [(1.1M/1M)^(1/5)]-1 = 2%
Vediamo la formula per annualizzare il ROI:
= [(Valore Finale / Valore Iniziale) ^ (1 / # di anni)] – 1
Ora usiamo l’esempio precedente e supponiamo che la Private equity ci ha messo 5 anni per guadagnare $ 100.000. Vediamo la differenza tra il calcolo annualizzato e non.
ROI non annualizzato = (1.1M-1M)/1M = 10%
ROI annualizzato = [(1.1M/1M)^(1/5)]-1 = 2%
Come si utilizza il ROI
Quando acquistiamo un titolo o gruppo di titoli il Return on Investment può essere guardato in congiunzione con il ROE ed il P/E (Price/Earning Ratio) per darci un’idea veloce (necessità più studio però prima dell’acquisto) se un’azienda è sottovalutata rispetto ai suoi ritorni.
Questo metodo, chiamato anche relativo, ci aiuta a comparare due o più aziende. Per quanto riguarda il Return on Investment, l’investitore vorrà vedere un numero elevato al di sopra del tasso medio del debito. Questo indica che un’azienda è capace di reinvestire ad un tasso che gli dà la possibilità di ripagare i debiti ed ottenere ritorni positivi per gli azionisti.
Questo metodo, chiamato anche relativo, ci aiuta a comparare due o più aziende. Per quanto riguarda il Return on Investment, l’investitore vorrà vedere un numero elevato al di sopra del tasso medio del debito. Questo indica che un’azienda è capace di reinvestire ad un tasso che gli dà la possibilità di ripagare i debiti ed ottenere ritorni positivi per gli azionisti.
Come potrebbe cambiare il ROI?
Negli ultimi anni si è venuta a creare una tendenza verso l’utilizzo di un tipo di Return on Investment. Nei consigli di amministrazione aziendali si comincia a parlare di SROI o meglio Social Return on Investment.
L’obiettivo dell’azienda è quello di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. I criteri che vengono seguiti sono quelli dell’ESG (Environmental Social & Governance).
Investire in progetti socialmente utili sta cominciando a diventare un criterio anche per le banche, i fondi pensione e i private equities. Così mentre i criteri ESG possono condizionare negativamente il ROI, sono positivi per il SROI.
L’obiettivo dell’azienda è quello di avere un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. I criteri che vengono seguiti sono quelli dell’ESG (Environmental Social & Governance).
Investire in progetti socialmente utili sta cominciando a diventare un criterio anche per le banche, i fondi pensione e i private equities. Così mentre i criteri ESG possono condizionare negativamente il ROI, sono positivi per il SROI.