L’Open Interest si riferisce al numero totale di contratti (opzioni, futures) detenuti e non rivenduti dai partecipanti nel mercato alla fine della giornata di negoziazione.
La relazione tra compratori e venditori crea un contratto (che equivale alle azioni di un asset). Il contratto quindi è “open” (aperto), finché le controparti lo chiudono. Tanti contratti “aperti” creano l’open interest.
L’open interest può aiutarti a determinare se esiste un volume insolitamente alto o basso per qualsiasi opzione/futures in particolare.
Open interest fornisce anche informazioni chiave sulla liquidità di un’opzione/futures. Quando le opzioni hanno un grande open interest, potrebbe significare che hanno un gran numero di acquirenti e venditori e un mercato secondario attivo.
A parità di altre condizioni, maggiore è l’open interest, più facile sarà scambiare quell’opzione/futures a una velocità ragionevole tra l’offerta e la domanda.
Qui vi mostriamo un ottimo grafico di Investopedia che ci aiuta a capire come funziona l’open interest nei cicli di mercato.

Mentre nel mercato delle azioni il numero di azioni disponibili anche chiamate “shares outstanding” di un’azienda rimane lo stesso, nel caso dei derivati questo aspetto cambia.
L’open interest rappresenta anche nuova liquidità che sta entrando nel mercato dei derivati.
Se un nuovo compratore acquista nuovi contratti di opzione questo fa crescere l’open interest.
Maggiore è l’open interest e maggiore è l’attività dei partecipanti su un’azione e di conseguenza quella del market maker.