Cos’è la liquidità
Ci sono due concetti da capire quando si parla di liquidità:
Prendiamo un asset, l’indice S&P 500. Quando comprate questo indice attraverso un ETF o un future avete due quotazioni, il Bid e l’Ask. Il Market Maker ha il compito di fornire la liquidità al sistema e guadagna su questo spread, la differenza tra il bid e l’ask anche chiamato Bid/Ask Spread. La differenza tra il bid e l’ask è una misura per valutare la liquidità di quell’asset. Quindi più il bid e ask è ristretto più l’asset è liquido. Vuol dire che si può comprare e vendere abbastanza velocemente quasi allo stesso prezzo perché ci sono molti partecipanti.
Se invece non ci sono molti partecipanti disposti a partecipare, il bid si allarga ed il mercato diventa meno liquido. Per esempio il Bid/Ask Spread sulle azioni di Apple sarà molto più ristretto rispetto a quello di una Penny Stock con poca liquidità.
Ora la liquidità è anche un concetto che ci aiuta a capire da che parte sono gli investitori nel mercato. Ci sono delle dinamiche nei mercati che aiutano a muovere i prezzi. In primis ci sono le cosiddette wales, le balene.
Per esempio, se un fondo come Pimco o BlackRock entra nel mercato e comincia a comprare, quello muove i mercati, perché è una questione di domanda e offerta. Se si compra di più, il mercato sale.
Prendiamo un asset, l’indice S&P 500. Quando comprate questo indice attraverso un ETF o un future avete due quotazioni, il Bid e l’Ask. Il Market Maker ha il compito di fornire la liquidità al sistema e guadagna su questo spread, la differenza tra il bid e l’ask anche chiamato Bid/Ask Spread. La differenza tra il bid e l’ask è una misura per valutare la liquidità di quell’asset. Quindi più il bid e ask è ristretto più l’asset è liquido. Vuol dire che si può comprare e vendere abbastanza velocemente quasi allo stesso prezzo perché ci sono molti partecipanti.
Se invece non ci sono molti partecipanti disposti a partecipare, il bid si allarga ed il mercato diventa meno liquido. Per esempio il Bid/Ask Spread sulle azioni di Apple sarà molto più ristretto rispetto a quello di una Penny Stock con poca liquidità.
Ora la liquidità è anche un concetto che ci aiuta a capire da che parte sono gli investitori nel mercato. Ci sono delle dinamiche nei mercati che aiutano a muovere i prezzi. In primis ci sono le cosiddette wales, le balene.
Per esempio, se un fondo come Pimco o BlackRock entra nel mercato e comincia a comprare, quello muove i mercati, perché è una questione di domanda e offerta. Se si compra di più, il mercato sale.
Il mercato delle opzioni
Ora negli ultimi 20 anni l’uso dei derivati nei mercati ha raggiunto dei livelli molto alti. Per esempio l’open interest delle opzioni nell’indice SPX (S&P 500) è arrivato al 20% dell’indice. I derivati usano leva finanziaria. Che vuol dire?
Prima se volevo comprare un’azione che costava $10, dovevo avere $10 di capitale. Quindi per comprare 5 azioni me ne servivano $50. Oggi questa dinamica è cambiata. Con la leva possiamo comprare quelle 5 azioni con 10 o 20 dollari.
Il resto è pura leva finanziaria. E questo ha fatto sì che il mercato dei derivati abbia acquistato sempre più importanza per gli operatori di mercato. I prodotti con il passare del tempo sono diventati sempre più complicati.
Basti vedere il crollo del Fondo Archegos che ha portato perdite miliardarie tra le diverse banche d’investimento. Quindi capire il meccanismo del mercato dei derivati ci può aiutare a capire come si muove il prezzo del sottostante.
Per esempio, se io riesco a capire il movimento dei derivati nel mercato dell’indice S&P 500, riesco anche a capire il movimento del prezzo dell’indice, proprio perché i derivati con la leva sono diventati una parte così importante.
La maggior parte degli investitori inizia dalle azioni, il mercato più sexy, ma tralascia l’importanza degli altri mercati. Il più rilevante è il mercato dei Bonds che è circa 3 volte più grande di quello azionario e quello delle Opzioni. Il mercato delle opzioni è particolarmente importante per il discorso della leva finanziaria.
Il mercato è un sistema di input e output. L’errore che fanno molti investitori è concentrarsi solo su una parte del mercato. Purtroppo un sistema non funziona così. Bisogna prima di tutto capire quali sono gli input quando entrano nel sistema, e poi decifrare i loro movimenti ma soprattutto come interagiscono. La loro correlazione è importante anche per il loro movimento.
Quindi se riusciamo a trovare il modo per capire il mondo dei derivati, abbiamo più possibilità di successo e di migliorare la nostra strategia d’investimento. La nostra strategia non sarà mai infallibile, nessuno ha una strategia infallibile, però più capiamo i vari meccanismi più possiamo migliorare, e ridurre il nostro rischio aumentando le nostre probabilità di guadagno. Non esiste la strategia perfetta, nessuno ve la può dare.
Ma dalla nostra esperienza, il modo per migliorare la nostra strategia è riuscire a costruire i modelli finanziari giusti, che ci possono aiutare a decifrare l’infinità di dati che ormai ci circonda. In passato vivevamo in un mondo dove si vinceva quando si aveva accesso alle informazioni, oggi è il contrario, tutti abbiamo accesso alle informazioni, ma in pochi sappiamo come decifrarla e usarla a nostro favore.
Siamo passati da una “Information Economy” ad una “Knowledge Economy”. Ora vince chi riesce a gestire i dati in modo efficiente. Lo dimostrano i risultati dei più grandi fondi quantitativi come Two Sigma, Millennium o Renaissance Technology. Capire la liquidità di mercato è un altro strumento a vostra disposizione da aggiungere al vostro tool box. Un mattone in più per costruire una strategia di successo.
Poi perché capire la liquidità oggi è diventato più importante di prima, perché il modo di investire è cambiato. Si sono create nuove strategie che necessitano di liquidità quasi immediata dal mercato.
In questo grafico potete vedere quanta importanza in più hanno le opzioni rispetto al passato.
Prima se volevo comprare un’azione che costava $10, dovevo avere $10 di capitale. Quindi per comprare 5 azioni me ne servivano $50. Oggi questa dinamica è cambiata. Con la leva possiamo comprare quelle 5 azioni con 10 o 20 dollari.
Il resto è pura leva finanziaria. E questo ha fatto sì che il mercato dei derivati abbia acquistato sempre più importanza per gli operatori di mercato. I prodotti con il passare del tempo sono diventati sempre più complicati.
Basti vedere il crollo del Fondo Archegos che ha portato perdite miliardarie tra le diverse banche d’investimento. Quindi capire il meccanismo del mercato dei derivati ci può aiutare a capire come si muove il prezzo del sottostante.
Per esempio, se io riesco a capire il movimento dei derivati nel mercato dell’indice S&P 500, riesco anche a capire il movimento del prezzo dell’indice, proprio perché i derivati con la leva sono diventati una parte così importante.
La maggior parte degli investitori inizia dalle azioni, il mercato più sexy, ma tralascia l’importanza degli altri mercati. Il più rilevante è il mercato dei Bonds che è circa 3 volte più grande di quello azionario e quello delle Opzioni. Il mercato delle opzioni è particolarmente importante per il discorso della leva finanziaria.
Il mercato è un sistema di input e output. L’errore che fanno molti investitori è concentrarsi solo su una parte del mercato. Purtroppo un sistema non funziona così. Bisogna prima di tutto capire quali sono gli input quando entrano nel sistema, e poi decifrare i loro movimenti ma soprattutto come interagiscono. La loro correlazione è importante anche per il loro movimento.
Quindi se riusciamo a trovare il modo per capire il mondo dei derivati, abbiamo più possibilità di successo e di migliorare la nostra strategia d’investimento. La nostra strategia non sarà mai infallibile, nessuno ha una strategia infallibile, però più capiamo i vari meccanismi più possiamo migliorare, e ridurre il nostro rischio aumentando le nostre probabilità di guadagno. Non esiste la strategia perfetta, nessuno ve la può dare.
Ma dalla nostra esperienza, il modo per migliorare la nostra strategia è riuscire a costruire i modelli finanziari giusti, che ci possono aiutare a decifrare l’infinità di dati che ormai ci circonda. In passato vivevamo in un mondo dove si vinceva quando si aveva accesso alle informazioni, oggi è il contrario, tutti abbiamo accesso alle informazioni, ma in pochi sappiamo come decifrarla e usarla a nostro favore.
Siamo passati da una “Information Economy” ad una “Knowledge Economy”. Ora vince chi riesce a gestire i dati in modo efficiente. Lo dimostrano i risultati dei più grandi fondi quantitativi come Two Sigma, Millennium o Renaissance Technology. Capire la liquidità di mercato è un altro strumento a vostra disposizione da aggiungere al vostro tool box. Un mattone in più per costruire una strategia di successo.
Poi perché capire la liquidità oggi è diventato più importante di prima, perché il modo di investire è cambiato. Si sono create nuove strategie che necessitano di liquidità quasi immediata dal mercato.
In questo grafico potete vedere quanta importanza in più hanno le opzioni rispetto al passato.

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