La Macroeconomia è una disciplina che non si focalizza su un singolo operatore economico, ma vuole studiare il sistema economico in aggregato.
Oggi viviamo in un mondo fortemente collegato e impattato da tante variabili diverse. Avere una conoscenza dei principali eventi economici è fondamentale per la gestione dei propri risparmi e per la protezione del proprio capitale.
Quali sono gli indicatori economici principali?
Esistono tantissime variabili a livello economico da considerare e per poterle analizzare tutte servirebbero anni di studi e tantissimo tempo a disposizione. Ce ne sono però alcune che sono più importanti e che ogni investitore dovrebbe conoscere.
Ecco i principali indicatori economici:
• Prodotto Interno Lordo (PIL): Il PIL è chiaramente l’indicatore macroeconomico più importante di tutti per capire la forza di un’economia in un dato momento storico. Più il PIL è alto e più l’economia del Paese sarà forte. Un dato importante è la crescita del PIL da un anno all’altro.
• Occupazione: questo indicatore rappresenta la percentuale dei cittadini di un Paese che hanno un lavoro o impiego. È fortemente correlato al PIL in quanto contribuisce alla crescita economica. Più cittadini lavorano e più il paese produce, consuma e riceve introiti provenienti dalle tasse. Gli indicatori utilizzati per misurare l’occupazione sono i tassi di disoccupazione o “Unemployment Rate”. Questo dato viene rilasciato ogni mese nel caso degli USA.
• Rapporto Debito/PIL: è un Parametro fortemente utilizzato ed è il rapporto tra il debito di un paese e il suo valore produttivo nell’arco di un anno.
• Deficit Pubblico: Il Deficit Pubblico è invece rappresentato dal disavanzo maturato in un singolo anno di esercizio tra le entrate e le uscite e gli interessi pagati sul debito di un Paese.
• Inflazione: è l’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi che porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta.
• Consumi: questo dato rappresenta l’aumento della domanda di beni e servizi. Se i consumi aumentano la domanda aumenta e questo è un dato positivo per l’economia in quanto aumenterà la produzione e questo porterà alla crescita del PIL.
Per poter analizzare questi eventi e le loro scadenze è fondamentale capire l’importanza del Calendario Economico e come poterlo leggere.
Indicatori Economici Europei principali
• Eurozone CPI o indice dei prezzi al consumo della zona Euro (inflazione dell’ UE). Questo dato è emesso mensilmente e ogni trimestre.
• German Zew PMI o indice sul Sentiment economico tedesco. È emesso mensilmente.
• Indice IFO della Germania o indice manifatturiero tedesco. È emesso mensilmente.
• ECB Rate Decision o decisione della Banca Centrale Europea sui tassi di interessi. È emesso trimestralmente.
• Dati sul cambiamento del PIL a livello aggregato o dei singoli paesi.
• Dati sulla Disoccupazione dei vari Paesi.
Indicatori Economici Americani principali
• Disoccupazione o “Unemployment Rate”. Questi dati vengono rilasciati ogni mese dal Department of Labor.
• Produzione Industriale. Questo dato misura la produzione manifatturiera delle aziende e viene emesso ogni mese dalla Federal Reserve.
• Dati sui consumi o “Consumer Spending”. Questo indicatore rappresenta l’andamento dei dati sui consumi che rappresentano due terzi dell’attività economica Americana. Viene emesso dal Department of Commerce ogni mese.
• Inflazione o “CPI (Consumer Price Index)”. È un dato emesso mensilmente.
• Vendite delle case o “Home Sales”. È un dato emesso dal Department of Commerce ogni mese e serve per misurare il sentiment dei consumatori e gli acquisti di nuove case.
• Costruzione delle case o “Home Building”. Rappresenta il numero di nuove case che sono in costruzione e rappresenta un dato sulla confidence dei developer sul Real Estate sullo stato dell’economia. Se il Sentiment è positivo i developers inizieranno a costruire più case in quanto sanno che i consumatori sono disposti a comprare.
• Vendite o “Retail Sales”. È un dato emesso dal Department of Commerce su base mensile ed è un indicatore sulla salute dei consumi. Rappresenta la crescita delle vendite al retail.