Che cos'è il Fondo Monetario Internazionale
L’International Monetary Fund (IMF) è un’istituzione nata nel 1944 composta dai governi delle nazioni di circa 190 Paesi del mondo.
L’IMF è un’organizzazione internazionale che, assieme alla Banca Mondiale, fa parte delle istituzioni di Bretton Woods, luogo nel quale nel 1944 furono definiti gli accordi di scambio dopo un periodo di grande depressione.
L’obiettivo di Bretton Woods, infatti, era quello di evitare il ripetersi delle svalutazioni monetarie che avevano contribuito alla Grande Depressione degli anni ’30.
In quel periodo molte nazioni decisero di contrastare la vendita di prodotti stranieri con l’inevitabile svalutazione delle rispettive monete e crollo degli scambi commerciali.
Da qui l’esigenza di creare un accordo finalizzato ad una migliore e più solida cooperazione internazionale in materia di economia e commercio.
Per questo motivo, i partecipanti istituirono un insieme di regole riguardanti le relazioni commerciali e finanziarie internazionali tra i principali Paesi industrializzati del mondo.
I paesi membri del Fondo Monetario Internazionale
Quando venne istituito, l’IMF fu appoggiato da 29 Stati ma nel tempo questi aumentarono tant’è che oggi ne fanno parte 188.
La Struttura e Organizzazione dell'IMF
L’organizzazione ha sede a Washington poiché gli Stati Uniti contribuirono maggiormente alla creazione investendo circa 2.750 milioni di dollari.
L’obiettivo primario dell’IMF è quello di assicurare la stabilità del sistema monetario internazionale, ossia il sistema di tassi di cambio dei pagamenti globali che permettono ai diversi Paesi e ai loro cittadini di effettuare transazioni.
Dal 2012, il regolamento include anche tutte le problematiche relative alla macroeconomia e al settore finanziario che hanno
a che fare con la stabilità globale.
Nell’articolo 1 dell’accordo istitutivo ci sono gli scopi, che sono così definiti:
- Promuovere la cooperazione monetaria internazionale.
- Facilitare l’espansione del commercio internazionale.
- Promuove la stabilità e l’ordine dei rapporti di cambio evitando svalutazioni competitive.
- Dare fiducia agli Stati Membri rendendo disponibili, con adeguate garanzie, le risorse generali del Fondo per affrontare le difficoltà della bilancia dei pagamenti.
- Ridurre il grado di squilibrio delle bilance dei pagamenti degli Stati membri evitando che questi ultimi ricorrano a misure di svalutazione della propria economia.
La struttura del fondo è tripartita, pertanto, gli organi direttivi sono:
- Il Consiglio dei Governatori è rappresentato dei Ministri dell’Economia e dai governatori delle banche centrali di ciascun Stato Membro. Esso esercita tutti i diritti conferitigli dal Fondo tranne l’ammissione di nuovi membri, l’adozione degli emendamenti allo statuto, l’aumento delle quote e l’allocazione dei diritti speciali di prelievo. Esso si riunisce una volta l’anno.
- Il Consiglio Esecutivo, il quale ha il compito di effettuare assistenza ai membri. Questi ultimi sono 24 di cui 8 fissi ( Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Cina, Russia, e Arabia Saudita). I rimanenti 16 sono eletti ogni due anni da coalizioni di quei Paesi che non hanno voti a sufficienza per tenere un rappresentante individuale. Il voto per eleggere un rappresentante in questo organo è determinato dalla quota nel commercio mondiale. Solo le grandi potenze commerciali hanno voti a sufficienza per eleggere un rappresentante.
- Il Segretariato è composto dai funzionari che agiscono in nome dell’IMF. La presidenza del segretariato è affidata al direttore operativo, il Managing director, che ha il compito, tra gli altri, di esprimere pareri sull’emissione di prestiti e sulla qualità delle performance dei Paesi debitori e dura in carica 5 anni.
La Missione del Fondo Monetario Internazionale
L’IMF persegue la sua principale mission in 3 modi:
- Tenendo traccia dell’economia globale e delle economie dei diversi Stati membri.
- Prestando denaro ai Paesi che hanno difficoltà economiche e di bilancio.
- Dando aiuti pratici ai suoi membri.
In caso di prestiti, sono gli stessi membri a fornire le risorse necessarie attraverso le loro quote di ammissione, le quali rappresentano la componente centrale delle risorse dell’organizzazione e che sono versate al momento dell’adesione.
Ogni membro dell’IMF deve pagare una quota personalizzata basata sulla sua forza economica.
Le fonti di finanziamento del Fondo Monetario Internazionale
In base allo statuto del IMF, l’organizzazione ha quattro diverse fonti di finanziamento:
- Le quote versate dagli stati membri al momento dell’adesione (75% in valuta nazionale e 25% in diritti speciali di prelievo).
- Accordi di prestito.
- Vendita delle disponibilità di oro.
- Tassi di interesse sui prestiti, utilizzati per le spese operative come gli stipendi del personale.
Il sistema progettato a Bretton Woods, che si basava su rapporti di cambio fissi tra le valute, tutte agganciate al dollaro, il quale a sua volta era agganciato all’oro, crollò con la sospensione del Gold Exchange Standard da parte di Nixon nel 1971.
Questo ha comportato ad un ripensamento del ruolo del IMF che oggi si occupa per lo più di concedere prestiti agli Stati membri in caso di squilibrio della bilancia dei pagamenti.
L’IMF impone dei “piani di aggiustamento strutturale” come condizione per ottenere prestiti o condizioni più favorevoli per il rimborso del debito.
Questi piani sono modellati su una visione neoliberista dell’economia e sulla convinzione che il libero mercato sia la risoluzione migliore per lo sviluppo economico di questi paesi.