Perchè investire in Azioni
Un investitore decide di investire in azioni per diversi motivi. Esistono diversi tipi di investitori che investono in azioni:
- Active Trader: un investitore prende una posizione in un’azienda per ottenere ritorni a breve termine. In questo campo troviamo i day traders che usano la strategia dell’analisi tecnica.
• Value investor: un investitore che decide di prendere una posizione in un’azione in base ai dati fondamentali del business. Qui troviamo gli investitori come Warren Buffett, quelli che guardano al valore intrinseco di un asset. - Investitori in azioni per diversificare il portafoglio: per innescare l’interesse composto e capitalizzare i nostri risparmi è fondamentale avere un portafoglio ben bilanciato. Parte di questo portafoglio include asset come le azioni.
L’obiettivo di investire in azioni è innanzitutto quello di trovare aziende che hanno un valore intrinseco e un business solido. Ovvero, l’abilità di mantenere la loro competitività in modo da proteggere la loro profittabilità a lungo termine e aumentare la loro quota di mercato.
Queste aziende devono avere un prezzo al di sotto del loro valore intrinseco e avere potenziale di crescita. Queste è quello che condiziona i ritorni per un investitore in azioni:
- Crescita dei dati fondamentali: dividendi e utili
- Effetto Macro: gli eventi macro condizionano la performance delle aziende
- Effetto Management: il management di un’azienda ha un effetto diretto sul business e la sua crescita
Qui possiamo vedere i rendimenti di alcune aziende americane negli ultimi 11 anni e cosa sarebbe successo ai vostri risparmi.
*Tabella con Prezzi e rendimenti da Gennaio 2009 a Gennaio 2020 e con valore finale di un investimento di 10.000 $ nel 2009.

Che cosa sono le Azioni?
Le Azioni rappresentano una quota del capitale di una società. Investire in azioni significa possedere una piccola quota di un’azienda.
Possedere azioni dà il diritto a ricevere una quota dei profitti della società sotto forma di dividendi e di partecipare alle decisioni aziendali durante i meeting degli azionisti.
La distribuzione dei dividendi come dicevamo prima non è però garantita ed è legata a:
- La performance dell’azienda. L’azienda prima di poter pagare gli azionisti deve pagare i costi operativi, costi d’investimento e gli emittenti del credito. Se dopo tutte queste spese rimane cashflow, l’azienda può decidere di pagare dividendi agli azionisti.
- I dividendi sono a discrezione del consiglio di amministrazione e del management.
Le azioni sono quotate in Borsa.
Cosa influenza il prezzo di un’Azione?
Benjamin Graham, mentore di Warren Buffett, chiamava il Mercato Azionario Mr. Market.
Secondo Graham, il mercato è come un investitore immaginario che investe spinto da euforia, panico e emozioni.
All’investitore prudente, lo stato d’animo di Mr. Market non deve importare. L’investitore consapevole compra quando le valutazioni lo permettono, ha un orizzonte temporale a lungo termine, quindi la volatilità non gli importa.
Nel breve e lungo termine cosa condiziona l’andamento di mercato di un’azione?
- Gestione Operativa. Il management gioca una parte molto importante qui.
- Settore. Le aziende anche quelle forti sono condizionate dall’andamento generale del settore a cui appartengono.
- Paese. Se il paese ha un rating negativo, questo può condizionare il rischio dell’azienda, e anche l’accesso al mercato del credito.
- Eventi Macroeconomici. Gli eventi macro hanno un effetto diretto sulla crescita delle aziende. Un esempio chiaro è stato l’effetto dell’aumento dei tassi di interesse nel 2021 sulle aziende tecnologiche.
- Previsioni Future: prendiamo il caso della disoccupazione. Previsioni future positive possono potenzialmente condizionare il mercato ed il settore.
- Politiche Monetarie dei Governi
- Eventi inaspettati come il Coronavirus, i cosiddetti Black Swan. Questi ultimi sono più complessi e difficili da prevedere.
Perché le società emettono Azioni?
Una azienda emette azioni per vari motivi:
1. Ottenere capitale:
- Per finanziare investimenti senza dover pagare interessi
- Per finanziare espansioni di mercato
- Per finanziare transazioni M&A
- Per ridurre il debito
2. Ricapitalizzazione
Emettere azioni è un modo per cambiare i nostri bilanci. A differenza di un prestito, l’equity (il capitale) non ha un costo sotto forma di interesse.
Gli equity investors non hanno diritto ad un pagamento mensile fisso come gli investitori in obbligazioni.
Investire in azioni ci aiuta ad ottenere un return on equity (ROE). Questo ritorno è generalmente più alto dell’interesse pagato per emettere un’obbligazione, perchè gli equity investors prendono un rischio più alto rispetto a un investitore in credito.
Molto dipende in che parte del ciclo di vita si trova l’azienda. Per una startup, l’equity dovrebbe essere l’unica opzione. Per una più matura, con profittabilità più costante, il mercato del credito è un’ottima opzione.
Initial Public Offering (IPO) e mercato secondario
La Initial Public Offering conosciuta come IPO è l’Offerta Pubblica Iniziale. Il momento in cui un’azienda si quota in Borsa offrendo le proprie azioni al pubblico.
Tra gli imprenditori più famosi della storia che sono diventati miliardari dopo un IPO ricordiamo Travis Kalanick fondatore di UBER, Bill Gates di Microsoft e Mark Zuckerberg di Facebook.
Una IPO può essere di due tipi:
- Offerta pubblica di sottoscrizione (OPS): l’azienda emetta nuove azioni sul mercato quando si quota.
- Offerta pubblica di vendita (OPV): la società emittente vende una parte delle sue azioni al mercato.
Il giorno dell’IPO l’azienda fissa il prezzo di listino o “IPO Price”.
Dal momento di quotazione in Borsa il titolo entra nel mercato. Da quel momento il titolo inizia ad essere scambiato ed il suo prezzo sarà determinato dalle leggi di domanda e offerta.
Sarà possibile acquistare azioni tramite brokers e piattaforme di trading online.
Come viene fissato il prezzo di una Azione?
Il prezzo di una azione viene fissato tramite un’asta o “Auction” dove il prezzo viene determinato dalla domanda e offerta.
Ecco come funziona:
1. La società decide di quotarsi per aumentare il proprio capitale.
2. Prima dell’IPO la società divide la propria ownership in diverse parti ridistribuite tra Management, investitori e i dipendenti.
3. Il Management della società deve decidere quante azioni vendere al pubblico. Questo numero diventa il “Free Float” o il numero di azioni disponibili per il pubblico.
4. Il Management deve definire il prezzo di emissione delle azioni.
5. La fase di definizione del prezzo di IPO è molto complessa. Valutare l’azienda è fondamentale, e solitamente viene coinvolta una banca d’investimento. In questa fase verrà definita una fascia di prezzo al quale listare la società.
6. La fase successiva è chiamata Auction dove verrà deciso il prezzo finale in base alla richiesta o domanda del titolo.
7.Una volta definito il prezzo il titolo è pronto per entrare sul mercato.
8. Durante il primo giorno nel mercato il prezzo può salire o scendere.
Le IPO più grandi
• Saudi Aramco – 25.6 miliardi $
• Alibaba – 25 miliardi $
• SoftBank – 21.15 miliardi $
• NTT DoCoMo – 18.1 miliardi $
• Visa – 17.9 miliardi $
• AIA – 17.8 miliardi $
• Enel – 16.5 miliardi $
• Facebook – 16 miliardi $
• General Motors – 15.8 miliardi $
• ICBC – 14 miliardi $
• Deutsche Telekom – 13 miliardi $
Le IPO con la migliore performance al primo giorno di contrattazione
• Seres Therapeutics – +286%
• Beyond Meat – +263%
• Aduro Biotech – +247%
• Nutanix – +231%
• Shake Shack – +219%
Vantaggi e svantaggi di listarsi in Borsa
Vantaggi:
- Liquidità delle azioni per gli azionisti. Comprare o vendere le proprie per un azionista è molto più semplice che per un azionista in azienda privata (meno liquida)
- Abilità di raccogliere denaro velocemente su larga scala.
- Visibilità sul mercato. Offre la possibilità di essere più visibili a nuovi investitori e a nuove opportunità di mercato.
- Aiuta ad attrarre talento
Svantaggi:
- I costi per essere listati sono alti e qui parliamo di listing fees, compliance, costi legali. Le commissioni di intermediari, nel caso vi fosse una banca di investimento.
- Il prezzo di un’azienda pubblica dipende dal mercato e dalle emozioni degli investitori. Il mercato può essere volatile.
- Gli azionisti acquistano potere, e tramite i loro voti possono avere precedenza sulle decisioni del management.
- Ogni trimestre o semestre le aziende devono emettere i propri risultati, e pur di mostrare ritorni positivi a volte si rischia di sacrificare il bene dell’azienda a lungo termine per ritorni a breve termine.